Come va installato un sensore di movimento PIR?

SENSORE DI MOVIMENTO DADVU DV-2ATP

La prima cosa da tener presente è che il posizionamento di un PIR è un’operazione delicata per la quale NON bisogna approssimarsi. L’intuito non serve, servono solo le istruzioni d’uso.

In via generale un sensore di movimento va montato a 2/2.2mt di altezza in modalità perpendicolare al pavimento. Si tenga presente che ogni piccola angolazione (anche di pochi gradi) verso terra porta ad una riduzione della profondità di rilevamento oltre che ad un annullameto della funzione “pet Immune”. Gli animail domestici, pertanto, saranno rilevati qualora il sensore venga puntato verso terra. Un PIR pet immune è concepito per non rilevare gli animali che sono ad una certa distanza. Se il vostro gattino è troppo vivace, dovrete sistemare il PIR secondo le indicazioni fornite e, soprattutto, lontano da mensole o mobili sui quali il gattino possa arrampicarsi.

In queste immaggini si può notare (Vista laterale) che il sensore ha un punto morto di circa 2mt dalla parete. Solo in alcuni casi (stanze molto piccole) potrebbe essere necessario inclinare il sensore di pochi gradi (2/3 gradi) affinchè rilevi il movimento a distanze più prossime ad esso riducendo, pertanto, la dimensione del punto morto. Un Sensore ha mediamente un angolo di visuale di 110° (Vista dall’alto). Quindi non è necessario, oltre ad essere sconsigliato, puntarlo direttamente ad una apertura (finestra, balcone, porta ecc); anzi, solitamente fisseremo il sensore sulla stessa parete dell’apertura in modo tale che la sua angolazione guardi con la punta dell’occhio l’apertura stessa. Solitamente ciò si ottiene fissando il sensore in un angolo della stanza puntandolo nell’angolo opposto.

COSE DA NON FARE:

  1. Puntare il sensore verso una finestra o fonti di luce in generale;
  2. Puntare il sensore verso una fonte elettromagnetica o di calore, ad esempio TV, Climatizzatori, Frigoriferi, Stufe ecc ecc
  3. Inclinare il sensore verso il basso in modo eccessivo (massimo 2/3 gradi)

Un Sensore di movimento PIR infrarossi rileva il cambiamento repentino del calore in una determinata zona dell’ambiente. Quindi, una stufa, un climatizzatore oppure una fonte di luce improvvisa (sole che fa capolino in una finestra) può provocare un falso allarme.

Inoltre un PIR può essere disturbato da fonti elettromagnetiche improvvise. E’ il caso del motore di un frigorifero o di un climatizzatore che si accende all’improvviso. L’accesione di questo motore propaga nell’aria un fascio importante di elettromagnetismo che può far scattare il PIR

Cosa significa Wireless?

Basta fare una ricerca per capire che, tecnicamente, Wireless significa “collegamento aereo tra due dispositivi mediante radiofrequenza” tramite standar wifi 2.4/5.0 Ghz, wireless 433/868 (come il sensore gas), Bluetooth, ZigBee ecc. il termine Wireless viene utilizzato come contrario di wired (Collegamento tra due dispositivi mediante cavo).

Sembrerebbe scontato, ma per molti non lo è affatto. Infatti spesso si pensa al dispositivo wireless come un dispositivo che non utilizza alcun tipo di cavo neanche quello per l’alimentazione. Niente di più sbagliato!! Quindi il termine wireless sta ad indicare solo la modilità di trasporto dati per il collegamento senza fili di due dispositivi. Del resto i nostri router modem casalinghi sono wireless ma in tal caso si utilizza la locuzione WiFi perchè essa sta ad indicare lo standard di collegamento a 2.4/5.0Ghz. WiFi, bluetooth, ZigBee sono tutti standard, protocolli precisi con i quali si identifica un determinato tipo di collegamento tra due dispositivi. Tuttavia per far funzionare il nostro modem dobbiamo collegarlo fisicamente alla rete elettrica. Gli altri tipi di collegamento wireless più conosciuti sono 433Mhz oppure 868Mhz di uso comune per dispositivi di Antieffrazione o per la Domotica. Quest’ultima, tuttavia, di recente è passata allo standard WiFi per consentire il controllo remoto. Infatti il WiFi, oltre che al collegamento di diversi dispositivi ad una rete consente anche la navigazione ad internet e, quindi, permette ai suddetti dispositivi di essere raggiungibili da remoto.

Device Professionale e Device Smart

Qual’è la differenza?

Proviamo a spiegarlo.

Premesse

Immaginiamo un navigatore satellitare. Affinchè ci porti a destinazione dobbiamo dargli l’indirizzo preciso così esso ci porterà alla meta. Ora immaginate che ogni dispositivo collegato alla rete interna (LAN – Casa) ed esterna (WAN – Internet) ha un suo indirizzo che è l’IP address. Quando, ad esempio, ci si connette ad una telecamera tramite App da cellulare o browser Internet (I.E, Firefox, Chrome ecc) il nostro cellulare o il browser deve conoscere quell’indirizzo che va quindi configurato sia per connessioni interne (LAN) che per connessioni Esterne (WAN). Le modalità di attribuzione di questo indirizzo, oltre ai protocolli di comunicazione, cambiano da Dispositivi Smart a Dispositivi Professionali

Dispositivo Smart (intelligente)

Seguendo l’esempio della Telecamera, l’indirizzo IP viene assegnato automaticamente e senza particolari operazioni. La telecamera esegue automaticamente operazioni di NAT (network address translation) ogni qualvolta si va ad aprire l’App per la connessione da remoto. La telecamere comunica periodicamente il suo stato ad un server (in modalita NON trasparente) garantendo la connessione da remoto in qualsiasi momento. Tali dispositivi, solitamente, non posseggono un web server integrato e, quindi, la possibilità di configurazione tramite browser. Questo si spiega dal fatto che ogni operazione fatta da App viene inviata al server remoto e sarà quest’ultimo a comunicare alla telecamera il tipo di operazione da eseguire. Sessa cosa accade tra telecamera, server ed App.

I Dispositivi Smart sono dotati di una particolare intelligenza grazie alla quale chiunque è un grado di farli funzionare con pochi passaggi guidati solitamente attraverso una App da cellulare. Questi dispositivi hanno qualche limitazione nelle loro funzionalità ma assolvono degnamente ai compiti per i quali sono stati concepiti consentendo la maggior parte delle operazioni necessarie al loro utilizzo. Si pensi ad esempio ad una telecamera Smart per la quale la configurazione avviene mediante la lettura di un QR code eseguita con la telecamera del cellulare. Non sono necessarie complicate procedure per controllare e per modificare questa telecamera da remoto mediante App. Ognuno di questi dispositivi è collegato ad un server relay-P2P che consente il controllo anche al di fuori della Rete domestica attraverso complicati protocolli basati su un DID (device ID) “Unico”.

Tali dispositivi sono in grado di comunicare con altri dispositivi anche se ubicati in luoghi diversi. Stiamo parlando di IOT  (internet of Thing). Si pensi alla nostra App Dadvu che consente:

  • Ad una Telecamere di eseguire funzioni (attivazione sensore movimento, registrazione ecc) solo quando un allarme viene attivato
  • Ad una lampadina di accendersi o di cambiare colore alla attivazione del Sistema di allarme;
  • L’attivazione di qualsiasi dispositivo mediante comandi vocali da dispositivi Alexa oppure Google Home.

Dispositivo Professionale

Seguendo l’esempio della telecamera, l’indirizzo IP deve essere solitamente assegnato manualmente (in alcuni casi viene assegnato dal router se le telecamere hanno il c.d. DHCP aperto) mediante particolari operazioni sistemiche. Inoltre, sarà necessario, sempre manualmente, mappare una porta per l’esecuzione del NAT discusso precedentemente senza del quale sarà impossibile poterla controllare dall’esterno. Tali procedure potrebbe esporre la rete interna a determinati rischi ma anche in tal caso esistono procedure atte a ridurre questo rischio.

Sono richieste, quindi, particolari conoscenze, appunto, professionali e quindi, di settore, senza le quali diventa difficile metterla in funzione.

Non vogliamo dilungarci, ma riteniamo che quanto sopra basterà per comprendere le differenze ed il perché delle parole “Professionale” e “Smart”.

Conclusioni

L’avvento della tecnologia Smart e dell’iot (Internet of Thing) ha cambiato il modo di approcciare la tecnologia fornendo a tutti la possibilità di dotarsi di dispositivi complicate ma nel contempo semplici da utilizzare e, inoltre, fornendo la massima sicurezza. Tali dispositivi sono sempre connessi ad internet e sempre disponibili ovunque tu sia. Con tale evoluzione gli oggetti di uso comune (TV, Lampadine, riscaldameno ecc ecc) sono connessi alla rete e tra loro come è accaduto, con l’avvento di internet, con i PC e con gli Smartphone soprattutto con il lancio di iOS ed Android. In tutto ciò le connessioni Wireless si sono evolute ed i primari competitor e brand del settore si sono adeguati con tali prodotti sempre presenti nei loro cataloghi.

DadVu è un Partner Tuya

Siamo Entusiati e Felici di annunciare la nostra partnership con Tuya.

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Quando l’Allarme mostra la sua reale efficacia.

Recensione Dadvu

Da: Lorenzo < >
Inviato: martedì 27 agosto 2019 17:03
A: info@soulit.it
Oggetto: Re: R: R: R: R: R: R: Nuovo Messaggio (inviato tramite modulo di contatto a DadVu)

Gentile Lucio, la ringrazio intanto per avermi inviato appena prima delle ferie l’allarme perché ha sventato proprio un furto durante le vacanze estive e altrimenti sarebbero entrati in casa. Vorrei contattarla quando ……………………………………

Inoltre avrò necessita quanto prima di acquistare altri sensori e forse anche una sirena solare.

Grazie, 

Lorenzo 

Inviato da iPhone

Da: Lorenzo < >
Inviato: giovedì 29 agosto 2019 23:10
A: info@soulit.it
Oggetto: Re: R: R: R: R: R: R: R: Nuovo Messaggio (inviato tramite modulo di contatto a DadVu)

Gentile Lucio,

……………………………………………………………………

Ovviamente la autorizzo a pubblicare il mio feedback perché altro non è che la verità ……………………………..

Lorenzo

Inviato da iPhone

https://www.dadvu.com/shop/allarmi/kit_allarmi/dv-1a3g-allarme-wifi-3g-con-combinatore-telefonico/